numero23-24 - LECARITI

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F R O N E S I S

n. 23 (gennaio - giugno 2016)

INTERVENTI. Lino Gambacorta, Il peronismo come espressione focale del populismo contemporaneo (ii); Simona Bordasco, «Dante’s widerwärtige oft abscheuliche Grossheit»: l’attrazione-repulsione di Goethe per il modello dantesco; Massimo Scotti, Vampiri nel tempo. Istituzioni, poteri, dissanguatori e altri demoni contemporanei; Gabriele Marchetti, La lezione di Mallarmé; Mascia Cardelli, Tenca, Lorenzini e gli anni dell’inerzia.

TESTI. Christian Garve, Tre lettere a Christian Felix Weiß sull’arte dello scrivere; Christoph Martin Wieland, Lettere sulla traduzione vossiana di Omero; Friedrich Schlegel, Poscritto al Giudizio artistico di Dionigi su Isocrate.

RECENSIONI. Adele Boghetich, Tristan e Isolde. Il canto della notte (Enzo Fantin); Sandra Marraghini, Piero della Terra Francesca. Il sole sorge a Firenze e tramonta a New York (Massimo Seriacopi); Stefano Oliverio, Luigi Maria Sicca, Paolo Valerio, Transformare le pratiche nelle organizzazioni di lavoro e di pensiero (Francesco Piro); Emilio Renzi, Persona. Una antropologia filosofica nell’età della globalizzazione (Andrea Di Miele).


n. 24 (luglio - dicembre 2016)
INTERVENTI. Marino Alberto Balducci, Martirio e falsa eternità dell’inferno nella Commedia di Dante; Pierpaola Capponi, Anna Donini, Mano sinistra e celluline grigie; Matteo M. Vecchio, Il giornalino di Gian Burrasca. Un trittico; Alessandro Stile, Memoria delle immagini: Elvira Coda Notari; Sabrina Martina, Onirologie di Maeterlinck e l’Adorazione dell’Agnello mistico di van Eyck; Mascia Cardelli, Dar di bugiardo a Vasari. Vertenze intorno al Leone x di Raffaello.
 
TESTI. Wilhelm Heinse, Alcuni dipinti della Galleria di Düsseldorf (iv); Johann Gottfried Herder, Le collezioni d’arte di Dresda; Karl August Böttiger, Religione e Pazienza di Johann Gottfried Schadow.

RECENSIONI. Benjamin Fondane: una voce singolare (Valentina Nappini); Anna Ottani Cavina, Terre senz’ombra. L’Italia dipinta (Enzo Fantin); Riccardo Michelucci, Guida alla Firenze ribelle (Massimo Seriacopi).


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